A circa due chilometri dal Pilastro, in Via del Gomito, proprio dietro la sede della Coldiretti, ogni mercoledì pomeriggio si svolge il mercato di Campagna Amica. E’ un’esperienza di commercializzazione diretta – dal produttore al consumatore – iniziata nel 2009, che si è consolidata nel tempo. Siamo andati vedere in diretta chi vende e chi compra in questo particolare mercato.
Nonostante la collocazione (non è certamente una zona “di passaggio”), nonostante la scarsa pubblicità fatta a questa iniziativa c’è un discreto pubblico di clienti, alcuni dei quali affezionati che, estate o inverno che sia, vengono qui a fare la loro spesa settimanale. I venditori sono agricoltori, titolari delle aziende che lavorano direttamente i prodotti agricoli. La Coldiretti e Campagna Amica garantiscono, come ci spiega uno dei venditori, rispetto alla sorveglianza sulla autenticità di questi presupposti.
Sulle bancarelle troviamo non solo frutta e verdura ma anche vino, funghi, castagne, miele, farina, pane, torte, carne, formaggio e yogurt. E’ evidente che, poiché si vende ciò che viene prodotto, si tratta sempre e solo di prodotti stagionali e locali. Questo però è anche garanzia di sicurezza che ciò che si compra è di produzione locale. Se trovassimo limoni e pomodori saremmo più dubbiosi!
In dicembre a Bologna in questo mercato si trovano frutta e verdura invernali magari con una varietà di specie meno diffuse e non facilmente trovabili nella “grande distribuzione”, come i radicchi di campo o le pere volpine.
Chi vende qui, insomma, non è un commerciante, ma un produttore che commercializza il frutto del suo lavoro, come ribadisce il Presidente di Campagna Verde Coldiretti, Stefano Maccaferri, che è qua per vendere i prodotti caseari della sua azienda
Abbiamo intervistato alcuni degli acquirenti che arrivano per la loro spesa settimanale chiedendo prima di tutto cosa li spinge ad acquistare i prodotti qui a Campagna Amica. Al primo posto delle motivazioni vi è la freschezza e la qualità dei prodotti, che sono anche descritti come “più buoni e più genuini”. Inoltre acquistare direttamente dal produttore, parlare con chi ha lavorato per creare ciò che acquistiamo e mangiamo è un apprezzato fattore di piacere, per alcuni degli acquirenti. In un sistema commerciale totalmente integrato e con prodotti sempre più standardizzati, questa differenza è particolarmente riconosciuta.
Uno dei venditori, di un’azienda appenninica che produce anche miele, ci ha raccontato che diversi clienti sono addirittura andati a visitare l’azienda, per curiosità….
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Infine, l’acquisto a km0 è conveniente, anche in termini ecologici. Meno chilometri di trasporto dei prodottti che acquistiamo significano meno traffico e meno inquinamento, oltre che meno tempo e meno costi.
di Ingrid Negroni e Chloy Vlamidis, foto di Lino Bertone
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