Parco Pasolini: Associazioni per la cura

parco Pasolini

“Il Parco Pasolini è curato e piacevole da frequentare”     Dscf3148
Questo obiettivo ci è stato lasciato dai cittadini che insieme a Ilaria Daolio e Paola Alberani hanno partecipato al laboratorio che ha concluso il progetto Pilastro 2016 del Comune di Bologna. Più volte il nostro blog ha raccontato il progetto e le sue risultanze positive, tra cui l’Arena che ospitò le celebrazioni del 50° anniversario.
In agosto alcuni vandali fracassarono le formelle descrittive del progetto all’interno dell’Arena. ( v. Mi sono seduta e ho pianto) . Il gesto fu vissuto dall’Associazione Mastro Pilastro e dai cittadini sensibilizzati dal nostro blog, come uno sfregio ad un patrimonio comune: le parole di Lorenza Zullo, rimotivarono la coscienza di tanti che della lotta al degrado fanno  la loro pratica quotidiana al Pilastro. La nostra redazione, ricevendo sollecitazioni, si fece portatore delle richieste e fu messo a disposizione dei cittadini un laboratorio partecipato che, con la metodologia del Quadro Logico ed il supporto di operatori qualificati, mise a punto l’analisi delle criticità presenti nel Parco ed individuò obiettivi condivisi.

Targhe dell arena danneggiateimg_20150105_162012_1

torriGiovedì 16 sera Tiziana Zullo, Presidente di Mastro Pilastro che oggi ha l’obiettivo di trasformarsi in Associazione di Comunità, ha aperto l’incontro delle organizzazioni che si affacciano sul Parco Pasolini illustrando il lavoro già svolto e invitando tutti, cittadini e associazioni, ad impegnarsi per fare sì che il Parco sia curato e piacevole da frequentare.
La situazione, dopo mesi intercorsi dalle prime denunce, è sicuramente migliorata: forse anche per merito di Ilaria Daolio, vari uffici comunali preposti hanno risolto i problemi di ordinaria manutenzione: dalle siepi potate in modo da non consentire la copertura di illeciti, alla manutenzione di parte degli arredi, ad una nuova radicale pulizia, al ripristino del corsello di attraversamento, al presidio del contratto di appalto.
Erano molte le Associazioni presenti: da Terra Verde, l’Associazione che con il proprio cantiere scuola realizzò l’Arena, e che già aveva collaborato al laboratorio fornendo tutte le informazioni richieste, a Laminarie, gestore del DOM e di Vocazione al Contatto, al Link, new entry grazie alla nuova dimensione di Distretto che ci fa guardare oltre il confine del vecchio Pilastro, all’Associazione Interculturale Universo, che gestisce lo stand di ristoro estivo, a soci del Circolo La Fattoria e persone della comunità parrocchiale, degli orti di via Salgari ed un consistente gruppo di giovani selezionati da Mastro Pilastro. Non erano le solite facce ed è positiva la grande sintonia emersa sull’analisi che ha suddiviso geograficamente le problematiche del parco, con una zona più presidiata da condomini cooperativi e dal Circolo La Fattoria, con il Centro Commerciale e il Poliambulatorio. Sul livello di gravità dei problemi della zona in cui è collocata l’Arena alcuni dei presenti hanno espresso un giudizio di rabbia oltre che di forte preoccupazione, per il rischio innescato dalla compresenza di fenomeni di vandalismo e di copertura dello spaccio di droga con povertà, degrado sociale,  promesse istituzionali non mantenute, mancanza di lavoro soprattutto di chi viene da paesi e culture diverse. Altri invece hanno rimarcato che tanti passi avanti si sono fatti, che forse oggi i nostri problemi sono inferiori se non uguali ad altre zone e che certamente in Piazza Verdi sono messi peggio. Tutti d’accordo però che si può e si deve fare insieme.

Sul che cosa fare è iniziato un bel confronto: i ragazzi di origine non italiana e attualmente disoccupati hanno ribadito che il lavoro volontario è un lusso che non si possono permettere, e Tiziana Zullo ha sottolineato che organizzare lavoro volontario per sostituire appalti di manutenzione, sottrae oggettivamente possibilità di lavoro retribuito, mentre uno degli obiettivi di Pilastro 2016 era proprio quello di affidare i servizi di vicinato a chi desse lavoro stabile e professionalizzato ai disoccupati del territorio. Anche se i problemi sono complessi, nessuno vuole rinviare tutto a chi sa quando, e tutti sono intervenuti proponendo qualcosa  da fare subito: già il confronto fra associazioni cambia qualcosa; si stanno creando relazioni e collaborazioni per migliorare la presenza di Universo, Terra Verde ha recepito le compatibilità evidenziate da Laminarie e presentato una proposta di recupero/restauro dell’Arena che cerca di tenere conto delle critiche ricevute, si è deciso di entrare in contatto con l’Associazione Oltre che tenterà nuovamente il Festival della zuppa per il 23 aprile, per fare di quella giornata una grande festa anche del Parco Pasolini, magari per raccogliere finanziamenti, una persona ha proposto un uso differente dell’impiancito che era il campo di basket, un’altra un week end di Puliamo il Parco anche per valorizzare l’amore per il proprio giardino, unico vero deterrente al degrado.

Appuntamento per tutti il giovedì 9 marzo: si lavorerà divisi in gruppi su proposte concrete per fare insieme, ognuno la sua parte.

Testo di Claudia Boattini
foto del nostro archivio                 tiziana-parcoriunione-parcopfebbr