Alla Biblioteca Spina potete trovare la tesi di Elena Urbani, un’analisi del Pilastro nuova, molto documentata e che da voce a chi vive qui. Mi è sembrata molto interessante e poichè tantissimi di noi non sanno che cos’è la semiotica, ho deciso di intervistarla e farmi raccontare in modo semplice cosa viene fuori dal suo studio.
Redazione: quali le novità della tua tesi?
Elena Urbani: l’utilizzo di mappe emotive disegnate da una ventina di abitanti del Pilastro per capire quali sono i luoghi più o meno amati del nostro rione, i luoghi legati a un ricordo caro e quelli invece temuti ed evitati.
Come cittadina, facevo parte del Cantiere Narrazione all’interno del Progetto Pilastro 2016, di quel gruppo di lavoro che ha chiesto a uomini e donne, giovani e anziani,appartenenti a famiglie italiane o straniere, di disegnare una mappa del quartiere, utilizzando diversi colori per rappresentare il proprio vissuto. E’ una tecnica utilizzata in vari ambiti di studio, ed io, con il supporto dei miei docenti, ho potuto applicarla qui e farne una parte della mia tesi.
Come cittadina, facevo parte del Cantiere Narrazione all’interno del Progetto Pilastro 2016, di quel gruppo di lavoro che ha chiesto a uomini e donne, giovani e anziani,appartenenti a famiglie italiane o straniere, di disegnare una mappa del quartiere, utilizzando diversi colori per rappresentare il proprio vissuto. E’ una tecnica utilizzata in vari ambiti di studio, ed io, con il supporto dei miei docenti, ho potuto applicarla qui e farne una parte della mia tesi.
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