19/07/1992

 

“Ci si preoccupa della mafia solo quando crea problemi di ordine pubblico. Quando crea morti. Invece non sono quelli i momenti in cui dovremmo maggiormente preoccuparci, perché i morti sono il segnale che la mafia è in crisi. Quando sembra non esserci, quando tutto sembra tranquillo, l’attenzione dello Stato e dell’opinione pubblica scema, ma è lì che la mafia si dimostra davvero pericolosa.

Questo tipo di criminalità organizzata  non può vivere se non ha un certo rapporto con il potere che è essenziale a questo tipo di organizzazione mafiosa, ed è una delle ragioni per la quale è più difficile che il potere si muova globalmente contro di essa.

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Etica Festival della Responsabilità civile


Inizia Sabato 1 luglio Etica Festival della Responsabilità civile presso il Circolo La Fattoria via Pirandello 4 e 6. Fino al 23 luglio tutte le sere ( chiuso il lunedì ) venti organizzazioni si presentano per testimoniare cosa significa per loro responsabilità civile e su quali fondamenta rilanciare valori e azioni civili.
ARCI, il comitato IoLotto e Libera contro le mafie, che alcuni mesi fa hanno promosso Masaniello Ristorante e pizzeria etica, hanno invitato le associazioni che a loro conoscenza avrebbero potuto condividere spazi e impegno. In poche settimane l’iniziativa è cresciuta autoalimentandosi. Alleghiamo il link alla pagina Facebook su cui si visualizza tutto il programma in sintesi qui. Continua a leggere

Donne di mafia e donne di antimafia alla Fattoria

Il valore della testimonianza e dell’impegno delle famigliari di vittime innocenti di mafie: il titolo esprime pienamente il senso dell’iniziativa che si è tenuta ieri nel salone del Circolo La Fattoria per iniziativa di Coop Alleanza 3.0 e di Libera contro le mafie.
Le tante ragazze presenti hanno ascoltato in grande silenzio la testimonianza commovente e tragica di Marisa Fiorano (nella foto), madre di Marcella Di Levrano, giovane tossicodipendente pugliese uccisa dalla Nuova Corona Unita perché aveva denunciato gli spacciatori, dopo le analisi dell’Emilia sintetizzata da Paola Forte e Anita Marchesini, e il contributo di Tea Federico, avvocato penalista sul ruolo delle donne nella ‘ndrangheta e più in generale nell’organizzazione mafiosa. Continua a leggere