Sarà FICO anche per il Pilastro?

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Lunedì 12 dicembre nell’Aula Magna di Santa Lucia gremita di gente, con un parterre di ospiti d’onore, sono intervenuti i fondatori di F.I.COOscar Farinetti , patron di Eataly e Andrea Segrè presidente del Caab di Bologna, illustrando i traguardi raggiunti finora per la realizzazione del progetto FICO Eataly World, che dovrebbe essere inaugurato il 4 ottobre 2017.

All’incontro pubblico condotto da Patrizio Roversi, preceduto da contestazioni e proteste sono intervenuti:  il sindaco Virginio Merola, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona  Caselli, il Rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini e coloro che stanno realizzando il Parco: Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Andrea Segrè, presidente della Fondazione FICO e del Caab , Alessandro Bonfiglioli, direttore generale del Caab, Tiziana Primoriamministratore delegato di FICO Eataly World,  ed il direttore generale di Prelios Sgr,  Andrea Cornetti. Ospite internazionale, è stato Carlo Ratti direttore del MIT Senseable City Lab di Boston, architetto tra i curatori di Expo.

Ma cos’è FICO? Questo progetto targato Eataly di cui tanto si parla, che sorgerà alle porte del Pilastro?

F.I.CO acronimo di  Fabbrica Italiana Contadina, è un grandissimo parco tematico che si svilupperà negli 8 ettari messi a disposizione di Eataly dal Caab, e dovrebbe diventare ambasciatore della cultura del cibo Made in Italy di alta qualità nel mondo, puntando i riflettori e l’attenzione mondiale su Bologna, come uno dei luoghi più all’avanguardia nel settore agroalimentare, conservando sempre le radici col passato. Attraverso formule interattive fatte di laboratori, fabbriche, mercati e intrattenimento, l’intenzione è quella di unire l’apprendimento al divertimento, veicolando un turismo internazionale di massa.

Fico dovrebbe raccogliere il testimone di Expo collocando l’Italia e in particolare Bologna, al centro dell’attenzione mondiale per la sua biodiversità e offerta alimentare. “Per la prima volta” dice Farinetti “non andiamo a creare qualcosa all’estero ma creiamo un monumento incredibile in Italia, per convincere i signori di Boston a prendere l’aereo per venire qui a vedere Fico e poi girare Bologna e tutto le altre nostre bellezze. Questo è Fico”

Grande spazio verrà dedicato alle scuole, ai giovani e alla didattica per la conoscenza dei prodotti contadini e genuini italiani, attraverso percorsi ed esperienze individuali e di gruppo, in cui si potrà assistere a tutte le fasi di lavorazione dei cibi,  dalla produzione al consumo, dal campo alla forchetta, valorizzando e promuovendo le biodiversità della nostra terra. Grazie alle piatteforme tecnologiche di oggi, percorsi iniziati fisicamente in loco, come il piantare una piantina, potranno essere seguiti dai visitatori anche a distanza. Per citare Carlo Ratti, Fico dovrà essere “una porta sul futuro senza mai perdere il contatto col passato.”

Tra il pubblico anche Romano Prodi il quale è intervenuto complimentandosi per le bellissime idee del progetto ma sollevando la criticità dei trasporti che andrà sicuramente risolta: “se si vuole muovere tutto questo turismo” dice Prodi “ci devono essere trasporti in grado di assicurare spostamenti in tempi brevi, per creare un grande flusso che si autoalimenta.”

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Per avere un’idea più concreta di ciò che sarà Fico e come diventeranno questi 80000 mq di terreno, ecco cosa leggiamo nella brochure illustrativa della presentazione:

La terra: 11000 mq di campi e allevamenti con le principali cultivar e gli animali del territorio italiano

Le Fabbriche: 40 fabbriche che quotidianamente realizzano i prodotti simbolo dell’eccellenza italiana

La cucina : La biodiversità della cucina italiana in 25 ristoranti con cucine tematiche e chef stellati osterie territoriali e chioschi di street food

Il mercato e le Botteghe: 10000mq con l’atmosfera del tipico mercato italiano dove degustare le eccellenze del made in taly ed acquistare i prodotti realizzati dalle fabbriche del parco

La didattica: 3 km di percorsi formativi e 10 aule didattiche. Un luogo di studio per scuole e adulti dove poter imparare sul campo grazie a una vasta offerta di lezioni, corsi, attività sull’agricoltura, la cucina, i mestieri italiani, la sostenibilità.

Gli eventi: 30 eventi al giorno e oltre 500 grandi eventi annuali in 4000 mq di spazi per iniziative culturali e didattiche legate al cibo, all’agroalimentare e alla sostenibilità

Dopo l’inaugurazione del Nam, Nuova Area Mercatale avvenuta nell’ aprile 2016, che ha sostituito il vecchio mercato ortofrutticolo, le prime fabbriche Italiane d’eccellenza, cominceranno a insediarsi a febbraio 2017.

Per ora non ci resta che aspettare e vedere se e come questo spazio trasformerà Bologna, ma soprattutto se Fico Eataly World,  riuscirà a integrarsi col territorio circostante, offrendo una chance per lo sviluppo economico e lavorativo di chi vi abita, o rimarrà una realtà economica e imprenditoriale a sè stante, lontana dalle dinamiche sociali e culturali del Pilastro.

                                                                                                              Testo e foto di Chloy Vlamidis

Immagine tratta dal sito di Eataly