Si è ripetuto il tradizionale Concerto di Natale

1il coro e l'orchestra dentro la chiesa di Santa Caterina

Chiesa di Santa Caterina al Pilastro: venerdì 16, come da tradizione, la vasta sala della Chiesa del Pilastro si è trasformata in una gremita e attenta platea davanti alla quale la Corale Polifonica Jacopo da Bologna, diretta dal Maestro Antonio Ammaccapane, e l’Orchestra Gandino, diretta dal Maestro Luigi Bottazzi, hanno presentato un ampio repertorio musicale, natalizio e non solo.

Il concerto è stato promosso dal Centro culturale Acquaderni che da anni organizza, in prossimità del Natale, questa serata di musica che vede la presenza, oltre che di residenti nel quartiere, anche di molti bolognesi della città.

La Corale Jacopo da Bologna ha schierato un coro di una ottantina di elementi. 19 erano i componenti l’orchestra Gandino, tutti giovanissimi, con i loro violini e gli strumenti ad arco.

La particolarità è stata rappresentata da una antologia di pezzi classici e moderni, interpretati ora dal coro a 4 voci, ora dall’orchestra, in qualche caso da entrambi: voci e strumenti che si integravano in una perfetta armonia.

Puccini, con M.ma Butterfly ha rappresentato il pezzo d’apertura. Il canto è stato modulato dal Coro a bocca chiusa: ne è risultata una melodia di struggente lontananza.

Non essendo possibile, per esigenze ‘editoriali’, soffermarci su ogni singola parte, verranno qui presentate le più significative.

L’interpretazione dei due brani di Beethoven si è articolata, potremmo dire, su due facce: L’Allegretto (7a sinfonia) è stato eseguito dall’Orchestra. L’Inno alla gioia ha avuto come protagonista la magistrale –si può ben dire – esecuzione dell’intero Coro.

Va sottolineata poi la straordinaria interpretazione del ‘Panis angelicus’ da parte del soprano Anna Germani: ha saputo coniugare stupendamente misticismo e melodia, forma e contenuto.

In alcuni brani, ’Halleluia’ di Handel, ‘Stille Nacht’ di Gruber, la Corale Polifonica ha espresso il meglio di sé producendo una melodia di alti e di bassi, tale da suscitare l’applauso anche di chi non è introdotto al canto corale. Mi riferisco in particolare ai giovani e ai ragazzi presenti.

The little Drummer Boy’   (Il tamburino), opera di Katherine K. Davis, con armonizzazione del Maestro Ammaccapane, cantato a 4 voci e modulato sulla percussione di un tamburo, ha saputo creare un’atmosfera profondamente suggestiva, quasi romantica.

Il Concerto si è concluso con ‘Fantasia di Natale’ (miscellanea di brani diversi) e ‘Oh Happy day’ con armonizzazione del Maestro Ammaccapane, musiche che hanno visto uniti Orchestra e Coro in un crescendo di effetti sonori che hanno provocato lo scroscio degli applausi del pubblico.

Originalissima è stata in questa parte conclusiva la direzione in contemporanea da due posizioni diverse dei due Maestri, Ammaccapane e Bottazzi. Davvero una straordinaria serata!

testo e foto di Anselmo Alberti