L’orto è vita: l’Associazione Orti di via Salgari

Patrizia Preti è la Presidente dell’Associazione Orti di via Salgari, oltre 500 soci che curano 420 orti di circa 40m2 l’uno. Quello del Pilastro è il più grande complesso ortivo di Bologna e quasi sicuramente d’Italia, creato dal Comune nei primi anni ’80 in occasione della costruzione del Virgolone, utilizzando l’area agricola di confine con la campagna. Patrizia è un’assegnataria e rappresenta l’Associazione da circa tre anni, insieme ad un Comitato di 7 persone che garantiscono la gestione ed organizzano le attività di animazione. I soci sono persone dai 20 ai 94 anni di età, prevalentemente anziani ma sono sempre di più i giovani anche stranieri.

orti PilastroFra gli stranieri il gruppo prevalente è dello Sri Lanka, sono molti i sudamericani e i cinesi, oltre ai magrebini e alle persone dell’Europa dell’est.

“Com’è l’integrazione?”, chiedo. Patrizia risponde in modo diretto: “Questa è una delle scommesse degli orti di via Salgari perché di fatto è una grandissima opportunità avere culture diverse, che vuole dire avere sapori e odori diversi. Nell’orto vige la legge dello scambio e della gratuità per cui se io ho delle cose in più, te le do volentieri; in ogni caso se io ho una verdura in più, te la regalo e te la faccio conoscere.”

Mi racconta l’esperienza della sua mamma che a 90 anni ha restituito l’orto, ma continua a frequentare l’area  anche perché è stata adottata come mamma dai suoi ex confinanti dello Sri Lanka. Ha stretto amicizia e le hanno regalato verdure ed insegnato ricette, facendole conoscere i loro sapori.

Il coriandolo, per esempio. Scambiato dagli emiliani per prezzemolo e inizialmente dal sapore poco gradito, poi – una volta comprese le caratteristiche e utilizzato in maniera adeguata – oggi è molto apprezzato.

Sapori e aromi: questo è il focus dell’attività dell’Associazione che ogni anno a settembre organizza la Festa degli Aromi in cui ci si scambiano ricette, si portano gusti e profumi diversi ed ognuno racconta il proprio orto. “Creare momenti comuni è la nostra scommessa. Il tema condiviso è il mangiare, che è un linguaggio universale, e il fare festa insieme”.

orti Pilastro

Quest’anno i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nell’area degli orti sono stati molto impegnativi ed hanno assorbito tantissime energie dei non molti volontari. L’area è molto grande e la cura delle parti comuni richiede tempo e risorse preziose. “ Siamo tanti, ma il senso del bene comune non è molto diffuso fra gli italiani; a volte non ci si rende conto che se l’intera area è in ordine, anche tu nel tuo orto lavori meglio.”

Patrizia vorrebbe dedicarsi alle attività ricreative ed ha idee e progetti importanti.

“L’orto è vita, non solo per aver verdure fresche e sane. E’ occasione per intessere relazioni con le persone. Nonostante le enormi fatiche, coltivare, veder crescere e poter poi raccogliere i frutti e condividerli, è una profonda e vera soddisfazione. Vogliamo però, aumentare le occasioni per far crescere le nostre conoscenze. Vorremmo costituire un Orto Scuola dedicato non ai bambini, ma agli ortolani in cui chiamare almeno una volta la settimana, o il tecnico che spiega l’uso dell’acqua, oppure il socio che racconta il suo orto in permacultura o biodinamico, oppure lo straniero che racconta e spiega come coltiva alcune verdure per noi sconosciute. Scambiare esperienze, ma anche imparare a gestire al meglio e con minor impatto ambientale il nostro orto”.

Patrizia raccontata le collaborazioni con Hortis e con la Fattoria Urbana, ma il tempo stringe. Si percepisce molto entusiasmo degli ortolani per quello che stanno realizzando.

Finiamo la chiacchierata commentando il grande successo del Festival della Zuppa che è stata organizzata insieme all’Associazione Oltre nell’aprile scorso: Patrizia era consapevole che l’iniziativa non sarebbe stata facilmente accettabile per i soci anziani. “L’impegno è stato massacrante per i pochi volontari, ma anche i più scettici hanno poi dovuto ammettere che ha dato notevole soddisfazione. Sono venute famiglie, bambini, tantissime persone ed anche la gestione economica è stata positiva.”

L’Associazione ha anche ricevuto un premio economico che ha potuto investire nell’acquisto del trattorino per tagliare l’erba che consentirà di lavorare le aree comuni più velocemente e con meno fatica. “E’ stata una bellissima cosa. Siamo molto fieri”

Testo di Claudia Boattini,  foto di Claudia Boattini e Chloy Vlamidis